l’esperienza di Eva

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Un’esperienza di lavoro

Sono insegnante d’italiano e amante dell’olio d’oliva di Laura Indaco. Siccome nell’anno scolastico 2010/11 non lavoravo ed ero libera, avevo quell’idea di chiedere a Laura se potevo venire da loro e aiutare con la raccolta delle olive.

Sono arrivata a Vietri di Potenza il 23 ottobre e il giorno dopo abbiamo cominciato a raccogliere le olive: tre alberelli davanti a casa di Laura e Franco a mano che è molto bello, e poi altri alberi più grandi dietro casa con gli agevolatori pneumatici che è un lavoro più duro e più per gli uomini. Per noi donne il lavoro principale è stato quello di stendere e raccogliere le reti grandi e abbastanza pesanti. Su e giù, tutti i giorni, dalla mattina alla sera. Così ho capito che la raccolta delle olive è davvero un lavoro duro. Però è anche tanto bello stare all’aria aperta tutto il giorno e sentire la stanchezza nei muscoli la sera.

Un’altra cosa tanto bella per me è stata vedermi più o meno adottata come membro di famiglia! Per un periodo di tre settimane facevo parte della loro vita di famiglia. Mangiavamo insieme – Laura è un’ottima cuoca – parlavamo di tante cose, guardavamo la TV e ascoltavamo musica insieme – Laura e Gioela con la musica latinoamericana e Franco con dei cantautori mitici come Pino Daniele e Fabrizio de André. E nelle giornate di pioggia c’era tempo di riposarsi o di fare qualche gita.

Più stavo con Laura e Franco più imparavo: i diversi tipi di olive e le loro caratteristiche, quello che succede al frantoio, la degustazione di oli diversi… Tornata in Austria continuavo a consultare il meteo per sapere se si poteva raccogliere o no in questo o quell’altro giorno, continuavo a chiedermi come andava. Una parte di me era rimasta con loro, con la raccolta delle olive.

Eine Arbeitserfahrung


 

Ich bin Italienischlehrerin und ein Fan von Laura Indacos Olivenöl. Da ich im Schuljahr 2010/11 beurlaubt war, hatte ich die Idee Laura zu fragen, ob ich bei der Olivenernte helfen könnte.

Am 23. Oktober kam ich in Vietri di Potenza an, am Tag darauf begannen wir mit der Ernte: drei kleine Olivenbäume von Hand vor dem Haus, ein taktiles Vergnügen, und dann andere, größere Bäume mit einem pressluftbetriebenen Handrechen an einer langen Stange hinter dem Haus. Diese Arbeit ist sehr anstrengend und ich habe sie dann gern den Männern überlassen. Für uns Frauen war die Hauptarbeit das Auslegen und wieder Einsammeln der großen und auch schweren Netze. Die Hänge hinauf und hinunter, alle Tage, vom Morgen bis zum Abend. So habe ich erfahren, dass es wirklich harte Arbeit ist, Oliven zu ernten. Aber es ist auch sehr schön sich im Freien aufzuhalten und am Abend die Müdigkeit in den Muskeln zu spüren.

Ebenso schön war es, von Laura und Franco für die Zeit meiner Mithilfe – drei Wochen – wie ein Familienmitglied aufgenommen zu werden: gemeinsames Essen – Laura ist eine hervorragende Köchin – viele Gespräche, Fernsehen, und Musik hören: lateinamerikanische Rhythmen mit Laura und Gioela, legendäre italienische Cantautori mit Franco. An Regentagen machte ich so manche Ausflugsfahrt.

Ich lernte auch viel von Laura und Franco: die verschiedenen Olivensorten und ihre Merkmale, was in der Ölpresse geschieht, die Kunst des Ölverkostens… Nach Österreich zurückgekehrt, verfolgte ich weiterhin die meteorologischen Vorhersagen für Vietri. War das Wetter erntefreundlich oder nicht? Ein Teil von mir war bei ihnen und bei der Olivenernte geblieben.

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